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domenica 8 febbraio 2009

A.I. Intelligenza Artificiale - Steven Spielberg

Scoprire un film dopo tanti anni dall'uscita e rendersi conto che quel giorno saremmo dovuti andare a vederlo al cinema invece di risparmiare 7 euro, lascia senza dubbio un gusto dolce-amaro in bocca.

A.I. è un film decisamente particolare, complesso, riflettuto, molto difficile. L'intero progetto, nato da un'idea di Stanley Kubrick e poi portato a termine da Steven Spielberg, è avveniristico per non dire visionario. Un degli aspetti che colpisce di più è senza dubbio l'immaginazione che pervade l'intero film, la sviluppo e il riadattamento della profondissima favola di Collodi, Pinocchio. Certo, sapendo che dietro a tutto c'è Spielberg forse non ci si dovrebbe stupire di una così potente capacità immaginativa... ma in fondo gli eterni bambini hanno il compito di stupirsi sempre.

La nostra narrativa ci ha raccontato spesso del tentativo dell'uomo di creare una macchina "a sua immagine e somiglianza", molti sono i film che hanno trattato la problematica di quali sentimenti possa provare un androide... ma in questo caso la domanda principale che pone il film è un'altra. Ammesso che l'uomo riesca a farlo, che riesca a creare un robot in grado di provare un'amore incondizionato, ci può essere qualcuno in grado di amarlo davvero a sua volta?
E' a questa domanda che David, un piccolo robot con le sembianze di un bambino (un MECCA, così li chiamano), cercherà di dare una riposta per tutta la vita e persino oltre di essa, oltre il tempo e giungerà là "dove piangono i leoni".

Il film si avvale di effetti speciali di grande livello ma questo non gli è bastato a garantirgli il successo al botteghino dove è stato accolto con molto scetticismo, anche nonostante la notevole interpretazione del piccolo attore "prodigio" degli ultimi anni, Haley Joel Osment. Che sia uno di qui film che verranno rivalutati solo da qui a qualche anno?

Se non avete immaginazione, se non avete pazienza, per favore non guardate questo film... ma se siete di quelli che non vogliono crescere, fidatevi e lasciatevi condurre...
"Vieni via, Oh bambino umano
Verso l'acqua ed il selvaggio

Mano nella mano, con una fata,

Al mondo ci sono più lacrime di quanto tu possa capire.
"
The Stolen Child
William Butler Yeats, 1886

1 commenti:

Costanza 14 maggio 2009 alle ore 10:19  

Ho rivisto solo ieri il film, dopo diversi anni, e come al solito non ho potuto resistere alla commozione, un film bellissimo sotto ogni punto, dal punto di vista narrativo e tecnico..Una bella commistione Kubrick-Spielberg!
Quanti fazzoletti.........!!!

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