Africa. Johannesburg. Su un vascello migliaia di individui, denutriti e mal ridotti approdano presso la città africana, profughi senza una dimora e senza la possibilità di tornare a casa.
Le istituzioni decidono di dare asilo politco e organizzano un campo di raccolta dove poterli ospitare finchè non sarà possibile studiare una soluzione migliore.
Tuttavia gli anni passano, la popolazione ospitata cresce di numero, la malavita comincia a dilagare nel campo organizzato, denominato Distretto 9, contrabbando, prostituzione, corruzione... "dove c'è una barraccopoli, c'è criminalità". Il Distretto 9, diventa un caso internazionale, il razzismo, la xenofobia e l'insofferenza crescono intorno a una tale problematica, priva di soluzione, che si sta prolungando troppo rispetto alle promesse governative.
Che dire? Sembra un tipico quadro da terzo mondo no? Una normale crisi umanitaria, in un normale e povero stato africano... E in effetti sarebbe proprio così, se non fosse per il fatto che i profughi sono migliaia di alieni la cui astronave è approdata alla deriva sul nostro pianeta, sopra la citta di Johannesburg, impossibilitati nel ripararla e ripartire, tenuti in quarantena dagli umani.
District 9 è un film quantomeno particolare, girato in stile documentario, porta sullo schermo una storia molto originale, ribalta cioè quella che è una situazione socio-politica tipicamente terrestre per inglobarla in una prospettiva interplanetaria. La storia è ricca di spunti di riflessione e il solo soggetto è molto suggestivo e rappresentato in modo incredibilmente verosimile... ovviamente l'aspetto più realistico è la presunzione degli umani, il cui unico scopo sembra quello di acquisire conoscenze scientifiche e belliche sulla civiltà esxtraterrestre... con ogni mezzo possibile.
Il personaggio più edificante e nobile è senza dubbio l'alieno protagonista che insieme al figlio ha l'unico desiderio di risalire sull'astronave e tornare a casa... penso che questo la dica lunga sui personaggi umani rappresentati.
District 9 è stato diretto e sceneggiato da Neill Blomkamp e Terri Tatchell, prodotto da Peter Jackson ed è ispirato al cortometraggio Alive in Joburg, diretto dallo stesso Blomkamp nel 2005. Il titolo scelto per la pellicola riprende fatti storici avvenuti in Sudafrica durante l'apartheid in un'area residenziale di Cape Town denominata District Six.
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