Per chi non ama fare il cinema ma guardarlo, per chi piange in sala e ride in salotto, per chi vorrebbe tanto capire Kubrick ma non ci riesce. Dall'idea di due ignoranti di cinema, privi di pregiudizi di genere, ironici e dinamici, affiancati da fidi collaboratori, un blog per tutti i gusti di ogni cinefilo medio di questa terra.
Benvenuti.

martedì 31 marzo 2009

Che - Il Trailer

Il nuovo film di Steve Soderbergh, già regista di film come Erin Brockovich - forte come la vertà, (2000) e della trilogia sull'avvenente ladro Ocean : Ocean's Eleven, Ocean's Twelve e Ocean's Thirteen (2000-2007), racconta le vicende del mitico rivoluzionario sudamericano Ernesto "Che" Guevara de la Serna, dall'incontro con Fidel Castro nel 1956, fino alla morte avvenuta nel 1967.

Che non può essere definito solo un film di guerra ma anche un documentario biografico con testi presi dal diario di Guevara recitati fuori campo.

La pellicola è stata presentata allo scorso Festival di Cannes, dove Benicio del Toro si è conquistato, meritatamente, la Palma d'oro come migliore attore riuscendo a riprodurre in maniera impressionante ogni gesto ed espressione di Ernesto Che Guevara.



Cast:

Benicio del Toro: Ernesto "Che" Guevara
Benjamín Benítez: Harry "Pombo" Villegas
Julia Ormond: Lisa Howard
Franka Potente: Tamara Bunke
Armando Riesco: Benigno
Catalina Sandino Moreno: Aleida March
Demian Bichir: Fidel Castro



Curiosità: Al Festival di Cannes il film era stato presentato in una versione di quasi 4 ore e mezzo, ma, per la distibuzione, è stato diviso, avremo così due parti, i cui titoli saranno:
L'Argentino e Guerilla


TRAILER ITALIANO - CHE – L'Argentino




USCITA: il 10 Aprile 2009

TRAILER ORIGINALE - CHE-Guerilla



USCITA: il 1 Maggio 2009

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lunedì 30 marzo 2009

Terminator Salvation – nuovo trailer italiano

Ennesimo episodio della saga ideata da Jems Cameron e chetermposter1 ha contribuito a consacrare l'immagine di Arnold Schwarzenegger. Terminator salvation: The Future Begins si colloca successivamente agli altri capitoli, ne prosegue quindi il filone narrativo e ci porta nel vivo della guerra tra umanità e macchine.

Ambientato nel 2018, il film ha per protagonista Christian Bale nel ruolo di John Connor, da sempre predestinato a diventare il leader della resistenza umana al dominio cibernetico di Skynet e delle macchine.
Il tentativo è quello di produrre un'altra trilogia che rilanci l'intera saga.

Dopo alcuni mesi dal primo trailer, ecco il nuovo in lingua italiana. (se vuoi vedere il primo trailer clicca qui)


USCITA: 5 giugno 2009

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Cars - John Lasseter

Macchine sfolgoranti, colori accesi, buffi personaggi e il classico lieto fine…. Sembra il perfetto pacchetto per bambini ma Cars non è solo questo. L’ultimo film d’animazione della Pixar, entrata di recente a far parte dell’Impero Disney, non delude le aspettative e riconferma, per l’ennesima volta, la propria casa produttrice come la prima nel settore.

cars John Lasseter e il suo team tornano all’opera dopo A bug’s life e Toy Story 1 e 2; anche stavolta riescono nell’impresa di creare un film d’animazione divertente sia per gli adulti che per i più piccoli. Cars è ricco di buoni valori, insegnamenti, gag esilaranti ma anche di una fotografia curata, una sceneggiatura complessa e una colonna sonora intenta a ricreare l’atmosfera tipica del viaggio USA on the road. Ambientato nei pressi della leggendaria Route 66, riconosciuta oggi come un vero e proprio museo a cielo aperto, il film racconta la crescita interiore di Saetta McQueen, una macchina da corsa nata per vincere. Un bel giorno però Saetta si perde nel deserto dell’Arizona e trova “accoglienza” nella raggiante cittadina di Radiator Springs. Non immagina che lì troverà anche ben altro. Saetta dovrà fare i conti con l’unica cosa che rende la sua vita perfetta… un po’ meno perfetta; è vero, ha soldi, gloria, ammiratori ma si sa, gli amici non si comprano. Imparerà cosa significa fidarsi degli altri ed essere un punto di riferimento per chi ti sta intorno; dovrà aiutare i suoi amici a”far tornare in voga” la loro cittadina riportando sulla Statale 66 i moderni e velocissimi guidatori autostradali.

Il successo di questo nuovo genere d’animazione ha dimostrato, negli ultimi anni, come il pubblico adulto sia meno cinico di quello che si pensa; tutti, non solo i bambini, hanno bisogno di sognare, di ridere, di commuoversi ed è per questo che spesso, molti di noi rinunciano difficilmente al lieto fine senza storcere il naso.

Come per i precedenti cartoni animati, Randy Newman è cars-cd-cover-web riuscito a creare un accompagnamento musicale adatto alla circostanza; una colonna sonora toccante e nostalgica di quell'America, e forse di quel mondo, in cui “il bello non era arrivare ma era viaggiare”. E chissà che non capiti anche a noi un giorno, di viaggiare e scoprendo una nuova città e nuovi amici trovare quello che stiamo cercando, noi stessi. (Find yourself – Brad Paisley)

Scheda  –  Trailer  –  Sito ufficiale

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venerdì 27 marzo 2009

Vincere insieme - Paul Michael Glaser

Vincere insieme, un film del 1992 o meglio, un normale film del 1992… peccato che la normalità al giorno d’oggi sia enormemente sottovalutata.

E’ fondamentalmente una commedia d’amore ma sullo sfondo non troviamo una malinconica New York tutta natalizia bensì una fredda e dura pista da pattinaggio. I protagonisti di questa storia sono due personaggi determinati, due caratteri forti destinati a comprendersi e rispettarsi proprio in nome della risolutezza che li accomuna.
Doug (Daniel Bernard Sweeney) è un ex giocatore di hockey che a causa di un incidente ha dovuto rinunciare alla carriera sportiva, ma il destino gli concede una seconda possibilità a fianco di Kate (Moira Kelly), pattinatrice artistica professionista che potremmo definire quanto meno “intrattabile”. Il duro allenamento, l’affetto e la determinazione li porterà ad ottenere ciò che hanno capito di desiderare più di ogni altra cosa.

Il film, diretto da Paul Michael Glaser non è famoso, in Italia è stato distribuito solo in VHS e in tv… recentemente http://giotto.ibs.it/cop/copmjc.asp?e=4005939661724&q=680&f=Brimasterizzato in DVD. Le musiche che accompagnano la storia e in particolare le bellissime scene di pattinaggio sono state scritte dal compositore Patrick Williams, mentre la canzone principale Feels like Forever da Diane Warren insieme a Bryan Adams e interpretata da Joe Cocker.
A mio parere è un film molto bello, certo è semplice sia nella trama che nella regia, ma è anche una bellissima storia, non d’amore (perché quello arriva alla fine) quanto di stima reciproca e rispetto tra due atleti. Il duro lavoro in “squadra”, l’impegno mentale, il cameratismo vengono raccontati con naturalezza ma in modo estremamente efficace, rendendo giustizia agli aspetti più formativi dell’antagonismo sportivo.


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mercoledì 25 marzo 2009

American Graffiti - Soundtrack

American Graffiti, diretto da George Lucas, esce nel 1973 e da subito diventa un cult, un simbolo di una generazione, di una nostalgia per un’America che non c’è più, troppo ingenua per sopravvivere al cinismo e al realismo della Storia.

Uno degli aspetti principali del film è la colonna sonora, un vero e proprio viaggio attraverso la musica anni Cinquanta, quella musica che portò il rock nella cultura americana prima e in quella mondiale dopo. La soundtrack attentamente selezionata da Lucas è un omaggio, un tributo nostalgico che parte dal Crying in the Chapel di Sonny Till & Orioles del 1953 e attraversa tutti i grandi successi del rock’n’roll.
Nei titoli di testa irrompe Rock around the clock di Buddy Holly ed è un chiaro collegamento al medesimo incipit musicale di Blackboard Jungle (1955), film emblema della nascita del connubio tra rock e cinema.

La colonna sonora, inizialmente era costituita da un unico LP che raccoglieva una ventina di brani, nel 1975 fu ampliata con l’approvazione di Lucas e con il titolo More American Graffiti. Oggi è possibile comprarla anche online e si compone di due CD pubblicati agli inizi degli anni Novanta in cui sono stati aggiunti alcuni brevi dialoghi di Lupo Solitario, personaggio chiave del film.
Una vera e propria raccolta, accurata e sentita che ci riporta in quella atmosfera alla Happy Days che abbiamo imparato a conoscere bene, fatta di vestiti pastello, macchine decapottabili e drive-in.

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Alessandra Amoroso vince Amici 2009

A molti Amici sembra solo trash-tv… e li capisco. Spesso è davvero solo trash-tv, io però lo seguo fin dal primo anno (quando si chiamava Saranno Famosi) e ho imparato a conoscerlo bene e a vedere un po’ oltre la patina di polemica costante e gratuita.

Se si guarda bene, si può trovare un programma senza dubbio con tanti difetti ma che ha inciso profondamente, almeno secondo me, sul panorama artistico italiano… televisivo e non. Ha portato la danza classica in tv (mai successo prima), la canzone napoletana, i balli hip-hop, i classici della canzone nostrana, ha abituato le giovani generazioni ad ascoltare non solo le star internazionali ma anche Baglioni, Mannoia, Vasco, Ramazzotti, Pausini, Venditti, Martini, Mina e molti altri… possono sembrare dettagli ma sono invece fattori importanti che a lungo termine hanno notevoli effetti sul gusto e sulle aspettative artistiche del grande pubblico.

Per non parlare del musical… l’arrivo di Amici in tv ha senza dubbio coinciso con l’arrivo (o il ritorno) nel mercato italiano, del musical straniero e non; questo ha influito sui programmi teatrali in tutta Italia e sulla nascita di numerose nuove accademie e scuole artistiche.
Ovviamente non sono tutti meriti solo esclusivamente di Amici, hanno influito anche altri fattori ma sono conseguenze che, a mio parere, vanno tenute presenti nel esprimere un giudizio sul programma.
Inoltre, forse, se un programma ottiene la collaborazione di personaggi importanti come Daniel Herzalov, Vessicchio, Rudy Zerbi (Presidente della Sony Music), ospita i maggiori critici televisivi e musicali e ha una media di 5 milioni di spettatori, liquidarlo a priori è una posizione superficiale e sbrigativa.

Stasera si è svolta la finale dell’ottava edizione, 4 TALENTI si sono sfidati per la vincita di un monte premi di 200.000 euro.
E’ stata una bella serata, un omaggio alla danza ma soprattuto alla musica e al canto, svanite le polemiche si è lasciato ampio e meritato spazio ai giovani talentuosi, forse futuri artisti. Presente in teatro un’ampia giuria “della stampa”, con critici importanti dei più autorevoli quotidiani e deejay delle maggiori radio italiane.
Nel corso della serata sono stati anche presentati alcuni degli inediti dei ragazzi che andranno a comporre i loro dischi, in uscita a breve.
La finalissima tra Alessandra Amoroso e Valerio Scanu è stata una sfida BELLISSIMA, due incredibili talenti, diversi tra loro, ai quali si può dire solo bravi, ogni critica è fine a se stessa e gratuita.... bravissimi anche Luca Napolitano e Alice Bellagamba!


A fine serata…

Alessandra Amoroso vince il Premio della Critica che consiste in una borsa di studio di 50.000 euro offerta da TEZENIS.


e dopo…

Alessandra Amoroso vince Amici 2009!


Per lei un premio di 200.000 mila euro ed un contratto con Sony Music grazie al quale entra in un panorama discografico che speriamo sappia valorizzare un talento e un carisma di questo livello.


In bocca al lupo!




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lunedì 23 marzo 2009

Private Practice

Gli appassionati di serie tv sapranno che con il termine spin-off ci si riferisce ad un’altra serie tv in cui sono presenti uno o più personaggi di un altro telefilm di successo.


Uno degli ultimi spin-off approdati in televisione è Private Practice in cui la protagonista principale è la dottoressa Addison Montgomery già vista operare e tessere trame sentimentali in Grey’s Anatomy.
Le vicende di Private Practice hanno inizio proprio nelle corsie del Seattle Grace Hospital, l’ospedale che ospita le storie dei tirocinanti di Grey’s Anatomy.


Addison Montgomery, stufa dei continui tradimenti del suo marito Derek Shepard, anche lui chirurgo di fama mondiale, decide di trasferirsi da Seattle alla più assolata Los Angeles. Li troverà lavoro in una clinica privata gestita da una coppia di sposi, anche loro in crisi, vecchi amici di Addison. La dottoressa Montgomery ritroverà così la stabilità e la felicità che da un po’ di tempo a questa parte aveva perso per strada.
Gli altri protagonisti di Private Practice, oltre a Sam e Naomi, la coppia che gestisce la clinica Ocean Side, troviamo Cooper, un pediatra perennemente innamorato di Violet, psichiatra, che lo vede però soltanto come amico. C’è anche uno specialista in medicina alternativa, Pete, che instaura un breve legame con Addison e Charlotte, primaria del St. Ambrose Hospital, l’ospedale adiacente alla clinica. A completare il tutto c’è il giovane e aitante Dell, addetto alla reception e studente di ostetrica.

Private Practice è attualmente arrivato quasi alla fine della sua seconda stagione composta da 22 episodi. La prima stagione, a causa del famoso sciopero degli sceneggiatori che ha ridotto drasticamente il numero di episodi di molti telefilm, ne ha 9.
Attualmente la seconda stagione di Private Practice è in onda il lunedì sera alle 21.55 su Foxlife (canale del boquet di Sky) mentre la vedremo su Raidue quasi sicuramente quest’estate.




Scritto da Daniele

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domenica 22 marzo 2009

The wrestler - Darren Aronofsky

Randy "The Ram" Robinson è una vecchia gloria del wrestling che a vent'anni dalla sua più grande impresa sul ring, si ritrova in miseria, con un impiego in un grande magazzino che non gli consente di pagare l'affitto, una figlia a cui non ha mai fatto da padre e un rimpianto nostalgico per il suo passato sportivo che continua a inseguirlo nei weekend, quando si esibisce nelle palestre dei licei. Dopo un incontro crolla a terra negli spogliatoi. Si risveglia in ospedale con una cicatrice sul petto e un dottore che gli dice quello che mai avrebbe voluto ascoltare: lasciare il wrestling. Una necessità dolorosa diventa l'occasione per provare a ricostruire una vita diversa. Ma essere quello che non si è mai stati è impossibile. Il rumore del fallimento e della solitudine è assordante, il Randy uomo comune sente il richiamo della folla, quelle urla indistinte che lo hanno sospinto in ogni mossa della sua esistenza, lo portano ad essere l'ariete. Ancora una volta ma forse l'ultima.

E' la storia di un campione sul ring che non sa vincere nemmeno un incontro della vita. Incapace di comunicare e di amare, gli resta un corpo che si porta dietro il peso del tempo e le cicatrici di ogni combattimento, ma dentro resta inevitabilmente vuoto. Vorrebbe che gli altri non la vedessero questa mancanza: per un numero indefinito di scene l'attore resta di spalle e la camera cerca di seguirlo, rispettando sempre la minima distanza dalla soglia del dolore di un uomo che ha fallito.
Micky Rourke tira fuori il coniglio dal cilindro, una rivincita dedicata a chi lo vedeva finito e ormai spacciato. Ha accettato il ruolo che gli ha permesso semplicemente di raccontare la sua storia, di farla conoscere a tutti noi senza alcun filtro. Ed è per questo che nei panni di Randy The Ram ci sta da Dio. La naturalezza e la profondità della sua recitazione bucano lo schermo, facendo dimenticare i suoi eccessi, la sua voglia matta di lasciare il cinema per diventare un pugile alla soglia dei quarant'anni, gli arresti. Dice che "la boxe è stata la cosa più bella che abbia mai fatto perchè combattere, pestarsi e sopravvivere sul ring è la vita, concentrata in un quadrato". Vedi attraverso gli occhi di Randy e vai dritto in quelli di Mickey.
Il pregio più grande è l'aver raccontato una storia che ha un milione di motivi per essere veramente drammatica, senza mai cadere nell'eccesso, senza cercare la lacrima facile là dove ci starebbe. Ogni elemento del film è completamente reale, nemmeno per un attimo si ha l'impressione che ci sia la finzione dietro quello schermo, merito della quasi totale riscrittura dei dialoghi da parte dello stesso Mickey Rourke e dalle scene dei combattimenti girati nella pause di reali incontri di wrestling con una folla di veri appassionati. Il finale lascia sospesi, proprio come The Ram nell'ultima sequenza, sospeso in volo verso il suo avversario, ma soprattutto verso l'unica cosa che lo fa sentire se stesso. Un secondo e il nero pervade lo schermo. Le note del Boss Springsteen, Golden Globe per la migliore canzone originale, accompagnano i titoli di coda e un brivido resta sospeso.
Un Leone d'oro a Venezia meritato, ma anche un Oscar al combattente Rourke non sarebbe stato male. Da vedere e soprattuto rivedere.

Curiosità:
- Quando Randy entra sul ring viene usata la canzone dei Guns'n' Roses, Sweet Child Of Mine, concessione che il regista ha fatto a Mickey Rourke che, durante la propria carriera di boxeur, entrava sul ring proprio accompagnato da questo pezzo.
- Originariamente il ruolo era stato scritto per Nicolas Cage che abbandonò il progetto dopo poco.
- La promozione del film è iniziata proprio durante gli incontri di wrestling per poi seguire i canali classici della promozione cinematografica.

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venerdì 20 marzo 2009

Korea Film Fest - Firenze - 20/28 marzo 2009

Dal 20 al 28 Marzo al cinema Odeon, ci sarà la 7° edizione del Korea Film fest, festival di film coreani nato dalla collaborazione con l' associazione culturale fiorentina Taegukgi.

Per mantenere una sorta di gemellaggio artistico-culturale, in parallelo, il cinema italiano verrà proiettato nei vari festival della Corea del Sud.

Interessante la programmazione, sia per la scelta delle registe donne, sia per i temi trattati in alcuni film.

Tra le varie cose il Festival presenta 28 lungometraggi di cui 12 in gara per due premi che saranno decretati dal pubblico e la Korea Horror Night.

Per i biglietti e consultare il programma ufficiale consultate il sito ufficiale
Da evidenziare il Korea Film Party al Teatro Verdi il 28 Marzo alle h 24, festa di chiusura, le persone che vorranno partecipare dovranno essere inseriti in una lista d’ingresso da effettuare al “Desk Informazioni” presso il Cinema Odeon o telefonando al 331 86 44 275 o inviando una mail a: eventi@koreafilmfest.com

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giovedì 19 marzo 2009

Quando i fumetti e la pittura s'incontrano per caso...

La Marvel Comics, la gloriosa "Casa delle Idee" che ha dato i natali a personaggi come Hulk, Spiderman e Ironman, a poco più di un mese dall'uscita dell'attesissimo X-Men le origini: Wolverine, ha pensato bene di ingannare il tempo, proponendo un'iniziativa singolare. In occasione del 35esimo anniversario della nascita del mutante più famoso, (che al cinema ha il volto di Hugh Jackman), gli ha dedicato il "Wolverine Art Appreciation Month" previsto ad aprile, in cui Wolverine passa dalle tavole dei fumetti a quelle dei grandi pittori della storia, da Van Gogh a Picasso, passando per Dalì. L'obiettivo, secondo Quesada, numero uno della Marvel, era rispondere alla domanda: Quali tra i grandi e famosi artisti avrebbero voluto provare a disegnare una copertina di Wolverine?"
Ecco la risposta.
Wolverine&VanGogh
Wolverine&Picasso
Wolverine&WarholWolverine&DalìLink alla news

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Push - Trailer italiano

Push, un fanta-thriller diretto da Paul McGuigan (già regista di Slevin - Patto criminale).

Il film parla di un gruppo di persone che scoprono di avere poteri telecinetici e di chiaroveggenza e che devono scappare dagli Stati Uniti perchè braccati da un'organizzazione governativa clandestina che li vuole sfruttare per i proprio scopi.
Senza dubbio un film figlio di quel filone narrativo che è sbarcato al cinema grazie ai comic-movie e alle serie televisive su mutanti e supereroi... vedremo se sarà all'altezza dei "colleghi".

La casa editrice indipendente Wildstorm, produrrà una pre-quel fumettistico del film che spiegherà gli avvenimenti precedenti.


Per chi vuol saperne di più... Blog ufficiale italiano del film

push blog



CAST:

Chris Evans - Dakota Fanning - Camilla Belle - Djimon Hounsou






Uscita: 27 marzo 2009

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mercoledì 18 marzo 2009

Finale Amici 2009

Martedì 25 Marzo alle 21.10 su canale 5 si terrà la finale del principale talent show della televisione italiana, giunto alla sua ottava edizione. Stavolta in contemporanea con un altro talent show di successo, X-Factor (in onda alla stessa ora su Rai Due), che ha rifiutato il gemellaggio artistico proposto da Maria De Filippi per trovare un punto in comune davanti alla scelta di palinsesto delle due reti.

Come sempre la finale sarà un susseguirsi di sfide per la conquista di un montepremi che dovrebbe, in teoria, dare ad uno dei ragazzi la possibilità di avere un inizio carriera senza troppi imprevisti.
Nel bene o nel male Amici ha senza dubbio un ruolo importante nel panorama artistico italiano perché nonostante le continue polemiche riesce a garantire un spazio, anche minimo, nel mondo dello spettacolo a gran parte dei ragazzi (forse dovremmo capire quali case discografiche ci siano dietro Marco Carta e Giusy Ferreri per comprendere a pieno le motivazioni del loro successo). Quest'anno in particolare TUTTI i cantanti, anche quelli attualmente in gara, hanno pronto un contratto discografico che li aspetta fuori dalla scuola. In uscita imminente, infatti, gli album di Mario Nunziante e Valerio Scanu.

Certo non tutti i partecipanti nella storia del programma ce l'hanno fatta, chi è stato dimenticato (più che altro dallo starsystem televisivo) e chi invece sopravvalutato, due esempi su tutti, Giulia Ottonello (impareggiabile e senza precedenti) e Marco Carta (al quale, forse, sono state fatte bruciare troppe tappe in un solo anno).

Tornando alla finale del 25, ci saranno 4 finalisti a contendersi la vittoria:


- Alessandra Amoroso (canto)
- Valerio Scanu (canto)

- Luca Napolitano (canto)
- Alice Bellagamba (ballo)



Quindi, che dire?
... aspettiamo di far nottata Martedì prossimo per scoprire il vincitore 2009!... e un in bocca al lupo ai ragazzi!

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martedì 17 marzo 2009

X-FactorMania

Dopo un anno e oltre di attesa, anche io ho dovuto cedere a una delle manie televisive del momento: X-Factor. I segni di dipendenza sono evidenti: nessun appuntamento il lunedì sera (ora il martedì), nemmeno se suonasse alla porta un certo Christian Bale (come ben sapete), cena rigorosamente anticipata, resistenza al sonno oltre la mezzanotte nonostante la levataccia del giorno successivo, ossessione per tutti gli appuntamenti col programma due volte al giorno, pianto depressivo al cospetto delle clip che raccontano la vita dei cantanti protagonisti, risate compulsive per le gag tra i tre giudici, diminuzione del prezioso credito del cellulare per invio di sms per il televoto, imitazione ripetuta della voce della mitica Mara Maionchi, utile in ogni occasione. Ma... perchè tutto questo?

- X-Factor è uno dei pochi talent-show (in Italia di sicuro l'unico) dove la musica è davvero la sola protagonista del programma. Non si fa che cantare, in gara e durante la settimana, e soprattutto lo si fa tuttinsiemeappassionatamente.
- I tre giudici sono una certa SuperSimo Ventura, uno stravagante Morgan e una discografica come poche Mara Maionchi. Non so chi sia l'artefice di questo trio, ma l'applauso è d'obbligo. Un trio ben assortito, con la giusta dose di cattiveria, conoscenza tecnica e ironia. I siparietti tra Morgan e Mara sono assolutamente imperdibili.
- Gli aspiranti cantanti, divisi per categoria, sono umili sul serio, mica per scherzo. Nessuno che ha qualche partecipazione precedente chissà dove, con chissà quale aiutino (capito Amici della De Filippi?). Sono lì per cantare, solo quello. E si vede.
- Finalmente nessun litigio. O meglio le bastardate di Morgan a Simo ci sono. Ma nessun litigio dà l'impressione che ci sia lo zampino di qualche autore voglioso di share. Soprattutto il clima è teso solo tra i giudici, i ragazzi vivono insieme, in perfetta simbiosi, passando le serata al pianoforte, condividendo la loro passione per la musica. (Maria stai ascoltando?)
- Non avrei mai creduto di rivalutare l'ex DJ Francesco de noatri. Ha trovato, ringraziamo qualcuno lassù, la sua strada, abbandonando i vari BellaDiPadella e CapitanoUncino, per fortuna. Le vesti di presentatore gli calzano a pennello.
- Il meccanismo di valutazione finalmente non è solo affidato alla famosa entità astratta del "pubblico sovrano" ma, giustamente, anche ai giudici che potremmo definire di qualità (anche se la Ventura mi chiedo su cosa potrebbe basare i suoi giudizi, tecnicamente parlando). Ma almeno i dubbi sul televoto non ci tormenteranno la notte.
- Il programma ha già una sua versione comica: segue infatti Scorie, programma condotto da Nicola Savino, una sorta di Mai Dire X-Factor, tutto da ridere of course.
- Nonostante la voce da colica renale della ex-cassiera, vincitrice morale della scorsa edizione del programma, Giusy Ferreri, che può piacere o non piacere, il suo successo mi sembra più solido di quello di qualche ex-Amico di Maria. E quest'anno credo che i cantanti in gara abbiano già una personalità musicale così forte da poter tentare il grande salto.

Ci riusciranno o no? Staremo a vedere chi possiede il vero fattore X, quello che dura nel tempo e ti fa vendere dischi. Di sicuro il punto di partenza è ottimo. Il trampolino di lancio è un programma che funziona alla grande, cresce (tanto da portare Del Noce a mandare in onda la finalissima su Rai1) e che merita il primo posto, soprattutto visto il decadimento morale e qualitativo degli altri talent-show e reality vari.
Provare per credere.

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Incontro con Debora Caprioglio - Firenze

Mercoledì 18 Marzo ore 16:00
Auditorium Attilo Monti- La Nazione
Firenze, Viale G.Italia 17


In occasione de Il signore va a caccia in scena al Teatro della Pergola dal 17 al 22 marzo gli attori Debora Caprioglio, Edoardo Sala, Rosario Coppolino domani, Mercoledì 18 marzo 2009, dalle 16,00 alle 17,30 saranno ospiti all' Auditorium Attilio Monti – La Nazione, Viale G.Italia 17


L'ingresso è libero

Occorre fare una prenotazione attraverso il numero 055.2495656.

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Alla Ricerca della Felicità - Gabriele Muccino

Film drammatico del 2006, opera prima hollywoodiana di Gabriele Muccino.
Il regista ci porta negli anni '80 tra cubi di Rubik e locandine di Toro Scatenato raccontandoci una storia vera, quella di Chris Gardner, interpretato magistralmente da Will Smith.
E' raccontata la vita di questo brillante venditore in serie difficoltà economiche, che, nonostante l'abbandono improvviso della moglie e lo sfratto dall'appartamento in cui viveva con il figlio, non sembra perdersi d'animo, tra una sconfitta ed un'altra è la sua intelligenza che fa da protagonista, la sua fervida voglia di farcela e di realizzare il suo sogno: trovare la felicità, quella che Thomas Jefferson, nel 1774, aveva scritto come diritto nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d'America.


Possiamo definirlo un anti Pretty Woman, perche', mentre la' veniva inneggiato il sogno americano, qui si riporta alla realtà, dimostrando quanto sia facile avere successo e raggiungere vette alte ma, anche, quanto sia altrettanto semplice ritrovarsi senza niente da un giorno ad un altro.


Non è solo la storia di quest'uomo ma la storia di tutti, un insegnamento, un monito per tutte le persone che tendono a perdersi d'animo.

Tutto nel film sembra una metafora, come le strade scoscese di San Francisco, che ci richiamano alle difficoltà della vita: a volte troppo in salita da farci arrancare e alle volte troppo in discesa con il rischio di ruzzolare.
Per queste strade Chris si aggira tenendo per mano, le sue speranze, da una parte l'ultimo strumento medico che deve assolutamente vendere e, dall'altra, il suo bambino, quella presenza costante che ci riporta alla memoria il capolavoro cinematografico di Vittorio de Sica, Ladri di biciclette, perchè forte è il rapporto tra il padre e il figlio , uno la speranza e la forza dell'altro.
Non cadere in sentimentalismi è davvero difficile, perchè è un film toccante, commuove fin dai primi minuti, lo spettatore è impossibilitato a non empatizzare con il protagonista e il bambino, altra grande scoperta, ma si sà buon sangue non mente, si tratta infatti del figlio di Will Smith, Jaden Smith.

Un momento su tutti? Il dialogo tra i due al campo di basket, fatta di parole e di sguardi intensi, che diventa un grande insegnamento di vita:

Chris: "Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare una cosa, neanche a me!ok? Se hai un sogno tu lo devi proteggere! Quando le persone non sanno fare qualcosa, lo dicono a te che non lo sai fare.
Se vuoi qualcosa, vai e inseguila!Punto!"



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lunedì 16 marzo 2009

Slow food on film - Bologna

Siete golosi e amanti del cinema?Amate il binomio pizza e film? e se al posto della solita pizza ci fosse un ottimo piatto di tortellini?
A Bologna, dal 6 al 10 Maggio tutto questo sarà possibile!!
Torna, dopo il successo dello scorso anno, il Festival internazionale Slow Food on film promosso dal movimento Slow Food e dalla Cineteca del Comune di Bologna.

Verranno proiettati documentari e serie tv che sviluppano un discorso originale sul cibo (pulsioni, perversioni, implicazioni identitarie e affettive), sui problemi dell'agroalimentare (effetti economici, sociali e ricadute ambientali) e sulla memoria gastronomica come patrimonio da salvare.
Non mancheranno, ovviamente, dopo le proiezioni, cene e pranzi a base di ottimi prodotti locali!

Per ogni precisazione, dal programma all'eventuale prenotazione di un soggiorno con relative serate gastronomiche e cinematografiche, sono disponibili sul sito http://www.slowfoodonfilm.it/

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domenica 15 marzo 2009

Lo sapevate che...


... Andy Garcia, il fascino cubano nell'olimpo di Hollywood, ha iniziato a calcare i palcoscenici di Los Angeles come cabarettista?

... e che Laura Chiatti da grande voleva fare la cantante? Prima di appassionarsi alla recitazione, ha studiato fin dall'età di undici anni canto, e ha inciso due dischi in inglese!

... e che, se siete fan sfegatati di Twlight, e attendete col fiato sospeso il seguito New Moon, potete trovare i vostri idoli da maggio nella città toscana di Volterra, set del sequel?

... e, per finire, che Eva Mendes, ora nelle sale con Live! , si fece notare nel 1997 come provocante protagonista di un video degli Aerosmith, Hole in My Soul?

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Paura d'amare - Garry Marshall

Dopo aver rivisto per l'ennesima volta questo film sono arrivata alla conclusione che Garry Marshall debba essere ricordato più per questa opera seconda che non per Pretty Woman. Per questa affermazione, potrei essere mandata subito a rogo dai fan sfegatati della commedia romantica. Però, insomma, Pretty Woman è una storia davvero troppo improbabile, una favola così diabetica che finisce lì, quando compaiono i titoli di coda. Cosa ti porti dietro se non un senso di totale devastazione? E una aspettattiva molto più alta del necessario per la tua vita sentimentale che fa acqua da tutte le parti?

"Paura d'amare", invece, nasce da una commedia teatrale "Frankie and Johnny in the Clair de Lune" di Terrence McNally, che ne ha curato anche l'adattamento cinematografico, ed è un inno alla normalità, alla gente comune. Nessun albergo di lusso, ma appartamenti che odorano di vecchio e hanno macchie d'umido alle pareti, nessun ristorante che serve lumache, ma una tavola calda con l'odore della cipolla fritta e cameriere sole e disilluse. E' una storia d'amore profonda ma non solo. E' una descrizione sublime dell'animo umano, della sua solitudine. Tutti i protagonisti (che non sono solo Frankie e Jonny, il duetto si trasforma in una rappresentazione corale per tutto il film), sono vicini al baratro della solitudine, dell'insoddisfazione, dell'incapacità di trovare qualcuno, soprattutto dell'altro sesso, con cui relazionarsi. Insomma, l'uomo di oggi ha un'incapacità di dialogo soprattutto nelle relazioni che è spaventosa. E questo film la descrive a fondo. Dalla parte di lei e dalla parte di lui. Le esistenze di Frankie e Jonny sembrano fallimentari, nessuno pensa "vorrei una vita come quella", ma forse qualcuno dice "io ho una vita come quella". E nonostante le chiusure, le paure, gli sforzi vani per aprirsi all'altro alla fine si trova uno spiraglio. Una finestra aperta nel mondo dell'altro sotto le note del Clair de Lune di Debussy. Una porta si apre, un accappatoio per due nello spazio vitale dell'altro e uno spazzolino che trova posto in bagno come inizio di un percorso in due.
Di certo lo spettacolo non sarebbe stato lo stesso con due attori diversi, Al Pacino e Michelle Pfeiffer ci mettono del loro. Soprattutto lei, imbruttita, senza un filo di trucco, dura e spaventata, si cala nel personaggio con assoluta disinvoltura. Lui? E' Al Pacino, nulla da aggiungere. Anzi forse ha recitato col freno a mano tirato considerando l'intesità della sua recitazione. E' una commedia, di quelle che nella categoria Uccidimi dolcemente ci sta di diritto. Prendetela per quello che è, senza grandi aspettative se non siete fan di questo genere, ma pensate, almeno per un secondo, che girare una commedia sulla normalità, sull'uomo come semplice essere mortale in perenne affanno, vedrete che non è affatto semplice. Bravo Marshall!

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sabato 14 marzo 2009

La verità è che non gli piaci abbastanza - il trailer

Un film di Ken Kwapis, tra le sue opere annoveriamo la famosa serie tv ER- Medici in prima linea (1999-2000) e la brillante commedia Licenzia di Matrimonio (2007).
La storia è tratta dall' omonimo romanzo di Greg Behrendt e Liz Tuccillo, due sceneggiatori della serie televisiva Sex and the City che cercano di smascherare le scuse che gli uomini si inventono e a cui le donne credono.
Quante volte noi ragazze ci siamo trovate davanti ad una cioccolata fumante a dare consigli ad amiche o a farci consolare.. e ci rimbombano in testa le frasi : "Se lui non ti chiama, se lui non ti dice mai ti amo..." se lui.. se lui...un sacco di se per finire all'unica sentenza: " Non farti illusioni! LA VERITA' E' CHE NON GLI PIACI ABBASTANZA!!"
Ma sarà davvero cosi' matematico?
Ed è questo che ci mostrano scrittori e regista, un film basato sull' intreccio di storie di vita quotidiana di alcuni personaggi di Baltimora incentrate su fraintendimenti ed equivoci tra i personaggi protagonisti.
Il cast è un gran cast: Ben Afflek, Drew Barrymore, Scarlett Johansson e molti altri, la trama è accattivante, e noi donne ne sappiamo qualcosa..
Che dire..aspettiamo con ansia il giorno d'uscita, nel frattempo diamo un occhio al libro.

Cast:
Ginnifer Goodwin: Gigi
Scarlett Johansson: Anna
Jennifer Aniston: Beth
Jennifer Connelly: Janine
Ben Affleck: Neil
Drew Barrymore: Mary
Justin Long: Alex
Bradley Cooper: Ben
Kevin Connolly: Connor



USCITA: il 20 Marzo 2009

Curiosità: gli sceneggiatori, Behrendt e Tucillo, nello scrivere il romanzo si sono ispirati all'episodio Il silenzio è d'oro della sesta stagione di Sex and the City.

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venerdì 13 marzo 2009

Certamente forse - Adam Brooks

Conoscete un genere che sappia descrivere il romanticismo, l'affetto, le aspettative e desideri dell'uomo meglio della commedia americana.... no? Bene... allora Certamente forse è assolutamente una commedia americana... delicata, ironica e fatalista.

Uscito nel 2008 il film in Italia è arrivato in sordina, e tale è rimasto, probabilmente per questioni di distribuzione visto che nel nostro mercato commedie romantiche o musicali godono di solito di una fredda accoglienza.
Il film è diretto da Adam Brooks, sceneggiatore di French Kiss (questo ci da un'idea del tipo di commedia) e tenta di raccontare l'Amore tra amicizia e vita con l'intreccio di tre diversi legami duraturi negli anni, con alti e bassi ma con una costante... il nostro simpatico protagonista, Will. Tutto nasce con una semplice domanda di sua figlia (bambina emancipata del nuovo millennio interpretata da Abigail Breslin) all'indomani dell'arrivo dei documenti del divorzio "Papà? Te e mamma come vi siete innamorati?", mai domanda poteva avere una risposta più articolata... che ovviamente non rivelerò.

Ryan Reynolds nel ruolo di Will è simpatico e verosimile, circondato da belle attrici lo vediamo finalmente in panni diversi dal solito e meno fisicati (vedi Blade Trinity, Amityville Horror) al fianco di nomi che cominciano ad essere noti come Rachel Weisz (La Mummia, La giuria, L'albero della vita) e Isla Fisher (I love Shopping), entrambe affascinanti co-protagoniste.
Certo è una commedia semplice senza tante pretese, non farà scuola, anzi semmai è alunna di grandi come Nora Ephron e Garry Marshall ma è ben fatta e convincente... una piacevole sorpresa quindi, cosa da non sottovalutare.
In conclusione, un film da vedere? Certamente forse?... No! Certamente Sì!



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giovedì 12 marzo 2009

The international - il trailer

Film diretto dal regista tedesco Tom Tykwer (tre i suoi film ricordiamo Lola corre e Profumo, storia di un assassino ).
La storia parla di come l'agente dell'Interpool Louis Salinger (Clive Owen) e il procuratore distrettuale Eleanor Whitman (Naomi Watts) indagano per svelare i loschi traffici di una potente banca, i due si troveranno in un inseguimento in giro per il mondo Berlino a Milano, da New York a Istanbul.

La sceneggiatura era in lavorazione da anni e quindi ogni riferimento all'attuale crisi è puramente fortuito ma non tutto è invenzione.
Negli Anni Settanta la Bank of Credit and Commercial International con base a Karachi risultò essere una centrale di sostegno e finanziamento di una vastissima rete di traffici illegali ivi compreso il sostegno ad attività terroristiche.

Curiosità: Tra la fine del novembre e l'inizio del dicembre 2007 sono state girate alcune scene a Milano, più precisamente al Pirellone e alla Stazione Centrale, che hanno coinvolto anche gli attori italiani Luca Barbareschi, Alessandro Fabrizi e Luca Calvani.


CAST:
Clive Owen: Louis Salinger
Naomi Watts: Eleanor Whitman
Ulrich Thomsen: Jonas Skarssen
Armin Mueller-Stahl: Wilhelm Wexler
Victor Slezak: Capitano Martell
Luca Barbareschi: Umberto Calvini





Uscita: 20 Marzo 2009

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La Lirica nei Warner Village

Dopo il successo che ha ottenuto la proiezione degli Europei di calcio 2008 nelle sale dei multisala, quest'anno Warner Village propone un altro interessante progetto di visione di "spettacoli" non cinematografici all'interno dei suoi multiplex.

Saranno infatti proiettate su tutti i suoi megaschermi le opere liriche più note e amate, scelte dal cartellone dei principali teatri italiani.
Cliccando sull'immagine potrete vedere il programma per esteso, oppure clicca qui.


"Eventi imperdibili per gli amanti della lirica e non solo che potranno godersi lo spettacolo nel confort delle sale Warner Village, con la potenza suggestiva dell'audio dolby surround e la definizione del formato digitale che Warner Village ha implementato in tutti i suoi multiplex e che renderà più vivo ogni istante."
(dal comunicato stampa)

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martedì 10 marzo 2009

Anteprima La Matassa - 17 marzo 2009 - Firenze

In occasione dell’uscita in sala del film La Matassa(il loro terzo film dopo Nati stanchi e Il 7 e l'8) i due protagonisti del film FICARRA & PICONE saranno a Firenze presso il cinema:

Astra 2 Cinehall - Martedì 17 Marzo



- Alle ore 10.30 – Proiezione gratuita riservata alla stampa
- Al termine (ore 12.00 circa) – Conferenza Stampa di Ficarra & Picone

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Sandro Veronesi ed Edoardo Nesi alla Scuola Immagina - Firenze

martedì 10 marzo ore 16:00
Scuola Immagina
Firenze, Borgo della Stella 11 rosso.

Presso la Scuola Immagina si terrà un incontro con due autori di successo del panorama italiano, Sandro Veronesi (vincitore del premio Strega con Caos calmo, editorialista nei quotidiani, sceneggiatore, co-fondatore di Fandango Libri) e Edoardo Nesi (regista del film tratto dal suo libro, Fughe da fermo, direttore editoriale di Fandango libri)

Le principali tematiche trattate saranno:
La letteratura, il cinema. Incroci a volte pericolosi. Il mercato. Come nasce l'idea per un libro? Quanto si lavora sulla struttura della storia? Quante volte si riscrive? Quanto tempo per scrivere il primo capitolo? Quanta energia va dedicata alla promozione? Si scrive di giorno o di notte, nel silenzio o con la musica?

Queste e altre domande potranno essere rivolte ai due ospiti, martedì 10 marzo alla Scuola Immagina, ore 16:00.
Firenze, Borgo della Stella 11 rosso.


Per informazioni e permessi per assistere all'incontro contattare la scuola.
Tel 055 283282

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giovedì 5 marzo 2009

LIVE, Ascolti record al primo colpo

Scritto e diretto da Bill Guttentag ( premio Oscar per i cortometraggi-documentari Twin Towers e You don't have to die) con Eva Mendes che recita la parte di un' ambiziosa quanto cinica dirigente televisiva capace di tutto pur di vincere il massimo dell'auditel.
Un film che esplora i limiti più estremi cui possono spingersi i reality tv nella loro spettacolarizzazione della vita (e della morte) a ogni costo.
Una roulette russa in diretta tv, dove sei concorrenti metteranno in palio la loro stessa vita pur di vincere cinque milioni di dollari.
Il regista, attraverso Katy Courbet, questo e' il nome della dirigente, esprime in una battuta la fascinazione della morte che da sempre ha accompagnato l'uomo: "Pensateci, dal Colosseo romano, dove c'erano solo posti in piedi, alle folle parigine che venivano a vedere la ghigliottina, gli uomini sono sempre stati affascinati dalla morte e, cosa più importante, dal fatto di assistere alla morte."
In fondo, è la morte la nostra più grande paura, e vederla in faccia, condividerla con altri, parlarne, in un certo senso ci consola, ci aiuta a sdrammatizzare,stempera i toni...
E' solo un film, ma, forse potrebbe essere anche una cruda riflessione..
Siamo davvero disposti a tutto pur di accaparrarci un punto in più di share?

CAST:
Eva Mendes : Katy Coubert
David Krumholtz : Rex
Rob Brown : Byron
Katie Cassidy : Jewel
Jay Hernandez : Pablo
Eric Lively : Brad
Monet Mazur : Abalone
Jeffrey Dean Morgan : Rick
Missy Pyle : Plummy
Andre Braugher : Don




Uscita: 6 Marzo 2009

Curiosità : Dal sito della Moviemax (clicca qui) è possibile scaricare il Press-Book del film con curiosità e note sui personaggi.

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mercoledì 4 marzo 2009

Terminator Salvation - il trailer

Ennesimo episodio della saga ideata da Jems Cameron e che ha contribuito a consacrare l'immagine di Arnold Schwarzenegger. Terminator salvation: The Future Begins si colloca successivamente agli altri capitoli, ne prosegue quindi il filone narrativo e ci porta nel vivo della guerra tra umanità e macchine.

Ambientato nel 2018, il film ha per protagonista Christian Bale nel ruolo di John Connor, da sempre predestinato a diventare il leader della resistenza umana al dominio cibernetico di Skynet e delle macchine.
Il tentativo è quello di produrre un'altra trilogia che rilanci l'intera saga.

CAST
Christian Bale: John Connor
Anton Yelchin: Kyle Reese
Sam Worthington: Marcus Wright
Bryce Dallas Howard: Kate Connor
Helena Bonham Carter: Serena
Roland Kickinger: T-800
Arnold Schwarzenegger: T-800 (immagini d'archivio e voce)




USCITA: 5 giugno 2009

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domenica 1 marzo 2009

Botte al giovane attore del film The Millionaire

Le storie dei bambini prodigio e dei piccoli attori non sono quasi mai felici. E quella di Azharuddin è solo l'ennesima dimostrazione.

Dopo l'Oscar le botte di papà: al suo rientro a Mumbai la piccola star di "The Millionaire", film del regista Danny Boyle che si è aggiudicato ben 8 statuette, il piccolo è stato picchiato dal padre, furioso perchè il figlio non voleva più vedere nessuno dopo il lungo viaggio di ritorno dalla California. Il piccolo Azharuddin Mohammed Ismail, che ricopre il ruolo del protagonista Jamal adolescente - scrive il Daily Star - è rimasto scioccato e in lacrime dopo l'aggressione, che ha lasciato di sasso anche chi ha assistito alla scena. Quando il bambino-attore, 10 anni, che ha potuto assaporare la vita hollywoodiana per una settimana, è tornato nella casa in India, il genitore, malato di tubercolosi, voleva esporlo come trofeo fuori dalla baracca dello slum. La piccola star si è rifiutata, dicendo che era troppo stanco dopo aver passato un giorno intero con i giornalisti addosso. Il padre 45enne si è infuriato e ha cominciato a tirargli calci e sberle in faccia.

Nonostante le grida della madre, che pregava il marito di smettere, il piccolo non è stato risparmiato. La "punizione" è terminata solo quando i vicini hanno allontanato l'uomo dal bimbo. «Il padre di Azharuddin era arrabbiato per il fatto che lui gli chiedeva di essere lasciato da solo perché era stanco», ha affermato uno dei presenti. Ismail non è andato a scuola oggi, ha aggiunto, per riprendersi dal lungo viaggio da Los Angeles, e semplicemente voleva che tutta l'attenzione intorno a lui cessasse. Il padre qualche ora dopo ha capito il suo errore e ieri sera tardi si è scusato per il suo comportamento, dando la colpa allo stress delle scorse settimane: «Sono molto dispiaciuto per quello che ho fatto - ha detto -. Ero così confuso e stressato per il ritorno a casa di mio figlio e per un minuto ho perso la testa. Amo mio figlio e sono molto felice di riaverlo qui», ha concluso.
Certo, come no...



Fonte: Magazine Libero

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The reader - Stephen Daldry

Diretto da Stephen Daldry, adattamento cinematografico del romanzo di Bernhard Schlink "A Voce Alta", con la sceneggiatura di David Hare, e protagonisti Kate Winslet (oscar come migliore attrice), David Kross e Ralph Fiennes.

Il film racconta l'amore di Michael Berg per la misteriosa Hanna, amore nato quando a quindici anni fu iniziato al sesso dalla donna, allora trentaseienne. Dopo aver perso le sue tracce per molti anni, Michael, divenuto studente di legge, ritroverà Hanna in un'aula di tribunale, accusata di crimini contro l'umanità, scoprendo il suo lato oscuro di spietata nazista accusata di aver ucciso oltre trecento ebrei. Ma non tutto è come sembra: Michael ricorda di come alla donna piacesse ascoltare letture ad alta voce durante i loro incontri amorosi e capisce che Hanna porta con sè un segreto che potrebbe assolverla da ogni accusa ma per cui ella è disposta a tutto pur di mantenerlo.


In una parola sola, vi consiglio di vederlo.

Per l'interpretazione della sua protagonista, Kate Winslet. Oscar meritatissimo. Per aver vinto la sua sfida di rendere umano un personaggio che pure ha ucciso centinaia di ebrei. Per quella finestra aperta sulla letteratura, terzo vero protagonista del film. Per il modo profondo e morbido in cui tratta l'idea dell'innocenza perduta, senza mai cadere nel banale o nel volgare. Per un riferimento all'olocausto, contenuto ma profondissimo. Per un linguaggio di corpi unico. Per il finale doloroso e drammatico, che vorresti chiudere gli occhi per non vederlo. Per lo strazio psicologico dei due protagonisti, reale e supposto. Per aver raccontato trent'anni di esistenza di due persone che scopriranno di essere legate per sempre. Per l'istinto di lui a voler salvare lei. Per il coraggio di lei a non voler coinvolgere lui. Per la forza di entrambi. Per... l'emozione che semplicemente mi ha regalato.

Domani magari ci ripenserò con più razionalità e il film lo ricorderò diversamente, per ora mi godo questa emozione.
Per quello che il cinema in una sola sera può fare.

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