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mercoledì 18 marzo 2009

Finale Amici 2009

Martedì 25 Marzo alle 21.10 su canale 5 si terrà la finale del principale talent show della televisione italiana, giunto alla sua ottava edizione. Stavolta in contemporanea con un altro talent show di successo, X-Factor (in onda alla stessa ora su Rai Due), che ha rifiutato il gemellaggio artistico proposto da Maria De Filippi per trovare un punto in comune davanti alla scelta di palinsesto delle due reti.

Come sempre la finale sarà un susseguirsi di sfide per la conquista di un montepremi che dovrebbe, in teoria, dare ad uno dei ragazzi la possibilità di avere un inizio carriera senza troppi imprevisti.
Nel bene o nel male Amici ha senza dubbio un ruolo importante nel panorama artistico italiano perché nonostante le continue polemiche riesce a garantire un spazio, anche minimo, nel mondo dello spettacolo a gran parte dei ragazzi (forse dovremmo capire quali case discografiche ci siano dietro Marco Carta e Giusy Ferreri per comprendere a pieno le motivazioni del loro successo). Quest'anno in particolare TUTTI i cantanti, anche quelli attualmente in gara, hanno pronto un contratto discografico che li aspetta fuori dalla scuola. In uscita imminente, infatti, gli album di Mario Nunziante e Valerio Scanu.

Certo non tutti i partecipanti nella storia del programma ce l'hanno fatta, chi è stato dimenticato (più che altro dallo starsystem televisivo) e chi invece sopravvalutato, due esempi su tutti, Giulia Ottonello (impareggiabile e senza precedenti) e Marco Carta (al quale, forse, sono state fatte bruciare troppe tappe in un solo anno).

Tornando alla finale del 25, ci saranno 4 finalisti a contendersi la vittoria:


- Alessandra Amoroso (canto)
- Valerio Scanu (canto)

- Luca Napolitano (canto)
- Alice Bellagamba (ballo)



Quindi, che dire?
... aspettiamo di far nottata Martedì prossimo per scoprire il vincitore 2009!... e un in bocca al lupo ai ragazzi!

8 commenti:

Shepp 19 marzo 2009 alle ore 10:31  

Amici è la morte della televisione, oltre che l'annientamento del talento individuale, fatto di gavetta e sacrifici, a favore della fama facile e di bassa lega. Per quanto riguarda il fatto che siano pronti dei contratti a prescindere dalle reali capacità, ma solo perchè un bellimbusto piace alla casalinga media, preferisco non commentare...

Mattia 19 marzo 2009 alle ore 12:11  

l'importante nella vita è avere una mentalità aperta!... ih ih ih!
Giulia Ottonello, Ambeta, Leon, Karima: "l'annientamento del talento individuale, fatto di gavetta e sacrifici, a favore della fama facile e di bassa lega."... mah, sarà!

Shepp 19 marzo 2009 alle ore 12:47  

Se fossimo stati nella stessa città, avrei seguito molto volentieri la finale con te! Giusto per capire cosa ti piace di questo programma.

Costanza 19 marzo 2009 alle ore 13:13  

Il programma per come si sta basando ora su polemiche, discussioni e quant'altro indubbiamente ha perso di credibilità e questo è stato riconosciuto anche dalla stessa De Filippi.
Però non me la sento di criticare l'idea originale, perche' rimane comunque un trampolino di lancio, una possibilità che viene data a ragazzi che hanno un sogno, chi più chi meno.
Come ha già sottolineato Mattia di talenti ne sono usciti, poi è ovvio che la gavetta bisogna farsela al di fuori del programma e non è detto che tutti, una volta usciti trovino uno sbocco.

Costanza 19 marzo 2009 alle ore 13:15  

Ahh..dimenticavo..la morte della televisione è rappresentata magnificamente da La Fattoria, dal Grande Fratello..questi sono i classici programmi televisivi che uno, se vuole, guarda per sciacquarsi il cervello!!

Shepp 19 marzo 2009 alle ore 13:57  

Allora, facciamo una piccola puntualizzazione onde evitare fraintendimenti...Non critico assolutamente chi guarda questi programmi! Lungi da me, massimo rispetto. Quello che mi fa arrabbiare è che ci sono in giro migliaia di persone di talento che non hanno la visibilità e la gloria che meriterebbero. Sbagliano loro o sbaglia chi è disposto a scendere a compromessi, partecipando a programmi quali Amici? Bella domanda. Mi rode quando vedo gente come Marco Carta, che dal mio punto di vista ha talento pari a zero, che vende milioni di dischi, mentre ARTISTI come John De Leo devono fare i salti mortali per vedere riconosciuto ciò che gli spetterebbe di diritto. Sono un idealista del cavolo? Potrebbe essere. Ma è più forte di me, non ce la faccio a sopportare questo scempio.

Costanza 19 marzo 2009 alle ore 14:06  

No no, so che non critichi le persone che guardano questi programmi..il mio era puntualizzare che la morte della televisione non era data da Amici ma da altri programmi ben più trash! Comunque per quanto riguarda Marco Carta sono d'accordo con te, ma come ti dicevo pima, in 6 anni di spettacolo non è sempre detto che venga fuori un talento..che poi non è nemmeno detto che il vincitore sia per forza il più tanlentuoso, ma anzi..
Va ricordato che il programma è una vetrina..ben venga che ci sia, secondo me, purtroppo il mondo dello spettacolo è difficilissimo per cui più possibilità ci sono meglio è, sta poi a noi scegliere quali vie utilizzare!!

the onion jack 23 marzo 2009 alle ore 12:01  

Concordo sul fatto che comunque Amici abbia tirato fuori dal paniere elementi di indiscusso livello. Anche per me che non sono un esperto di musica, danza o teatro, sentire Giulia recitare e cantare e vedere Ambeta danzare non resta affatto indifferente...
E' altrettanto vero però che "costruirsi" seguendo un percorso che non passi attraverso la tv è tutt'altra storia... del resto, quelli veramente bravi (e fortunati, è chiaro), non hanno bisogno di appellarsi alla tv.Studiano e sudano dalla mattina alla sera e non hanno bisogno di esporsi alle telecamere...

Detto questo, sulla trasmissione in sè, le prime due edizioni le ho seguite con piacere perchè il format era innovativo, i partecipanti davano impressione di essere poco costruiti sin dall'inizio, quindi veri ed inoltre venivano istruiti su più materie: era divertente sentire un ballerino cantare o viceversa vedere un cantante alle prese con passi di danza a lui proibitivi. Adesso mi sembra che quelli che vi partecipano, siano persone già con un livello d'esperienza elevato nel loro campo, che indossino una maschera preconfigurata sin dalle selezioni e che puntino (dopo i cambiamenti delle ultime edizioni) alla singola materia di loro interesse. Troppo facile esporsi solo dove si è capaci. Così cade, dal mio punto di vista, il divertimento, come cadono "i cosiddetti" nel vedere insegnanti ancor più infantili e cafoni dei loro allievi. Tutto costruito ovviamente, come tutti i reality che non possono lasciare spazio all'improvvisazione. Peccato però, dall'idea di un format intelligente si è finiti così per proporre un prodotto, a mio modo di vedere, privato della sua essenza primordiale...

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