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domenica 1 marzo 2009

Botte al giovane attore del film The Millionaire

Le storie dei bambini prodigio e dei piccoli attori non sono quasi mai felici. E quella di Azharuddin è solo l'ennesima dimostrazione.

Dopo l'Oscar le botte di papà: al suo rientro a Mumbai la piccola star di "The Millionaire", film del regista Danny Boyle che si è aggiudicato ben 8 statuette, il piccolo è stato picchiato dal padre, furioso perchè il figlio non voleva più vedere nessuno dopo il lungo viaggio di ritorno dalla California. Il piccolo Azharuddin Mohammed Ismail, che ricopre il ruolo del protagonista Jamal adolescente - scrive il Daily Star - è rimasto scioccato e in lacrime dopo l'aggressione, che ha lasciato di sasso anche chi ha assistito alla scena. Quando il bambino-attore, 10 anni, che ha potuto assaporare la vita hollywoodiana per una settimana, è tornato nella casa in India, il genitore, malato di tubercolosi, voleva esporlo come trofeo fuori dalla baracca dello slum. La piccola star si è rifiutata, dicendo che era troppo stanco dopo aver passato un giorno intero con i giornalisti addosso. Il padre 45enne si è infuriato e ha cominciato a tirargli calci e sberle in faccia.

Nonostante le grida della madre, che pregava il marito di smettere, il piccolo non è stato risparmiato. La "punizione" è terminata solo quando i vicini hanno allontanato l'uomo dal bimbo. «Il padre di Azharuddin era arrabbiato per il fatto che lui gli chiedeva di essere lasciato da solo perché era stanco», ha affermato uno dei presenti. Ismail non è andato a scuola oggi, ha aggiunto, per riprendersi dal lungo viaggio da Los Angeles, e semplicemente voleva che tutta l'attenzione intorno a lui cessasse. Il padre qualche ora dopo ha capito il suo errore e ieri sera tardi si è scusato per il suo comportamento, dando la colpa allo stress delle scorse settimane: «Sono molto dispiaciuto per quello che ho fatto - ha detto -. Ero così confuso e stressato per il ritorno a casa di mio figlio e per un minuto ho perso la testa. Amo mio figlio e sono molto felice di riaverlo qui», ha concluso.
Certo, come no...



Fonte: Magazine Libero

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