Per chi non ama fare il cinema ma guardarlo, per chi piange in sala e ride in salotto, per chi vorrebbe tanto capire Kubrick ma non ci riesce. Dall'idea di due ignoranti di cinema, privi di pregiudizi di genere, ironici e dinamici, affiancati da fidi collaboratori, un blog per tutti i gusti di ogni cinefilo medio di questa terra.
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martedì 17 marzo 2009

Alla Ricerca della Felicità - Gabriele Muccino

Film drammatico del 2006, opera prima hollywoodiana di Gabriele Muccino.
Il regista ci porta negli anni '80 tra cubi di Rubik e locandine di Toro Scatenato raccontandoci una storia vera, quella di Chris Gardner, interpretato magistralmente da Will Smith.
E' raccontata la vita di questo brillante venditore in serie difficoltà economiche, che, nonostante l'abbandono improvviso della moglie e lo sfratto dall'appartamento in cui viveva con il figlio, non sembra perdersi d'animo, tra una sconfitta ed un'altra è la sua intelligenza che fa da protagonista, la sua fervida voglia di farcela e di realizzare il suo sogno: trovare la felicità, quella che Thomas Jefferson, nel 1774, aveva scritto come diritto nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d'America.


Possiamo definirlo un anti Pretty Woman, perche', mentre la' veniva inneggiato il sogno americano, qui si riporta alla realtà, dimostrando quanto sia facile avere successo e raggiungere vette alte ma, anche, quanto sia altrettanto semplice ritrovarsi senza niente da un giorno ad un altro.


Non è solo la storia di quest'uomo ma la storia di tutti, un insegnamento, un monito per tutte le persone che tendono a perdersi d'animo.

Tutto nel film sembra una metafora, come le strade scoscese di San Francisco, che ci richiamano alle difficoltà della vita: a volte troppo in salita da farci arrancare e alle volte troppo in discesa con il rischio di ruzzolare.
Per queste strade Chris si aggira tenendo per mano, le sue speranze, da una parte l'ultimo strumento medico che deve assolutamente vendere e, dall'altra, il suo bambino, quella presenza costante che ci riporta alla memoria il capolavoro cinematografico di Vittorio de Sica, Ladri di biciclette, perchè forte è il rapporto tra il padre e il figlio , uno la speranza e la forza dell'altro.
Non cadere in sentimentalismi è davvero difficile, perchè è un film toccante, commuove fin dai primi minuti, lo spettatore è impossibilitato a non empatizzare con il protagonista e il bambino, altra grande scoperta, ma si sà buon sangue non mente, si tratta infatti del figlio di Will Smith, Jaden Smith.

Un momento su tutti? Il dialogo tra i due al campo di basket, fatta di parole e di sguardi intensi, che diventa un grande insegnamento di vita:

Chris: "Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare una cosa, neanche a me!ok? Se hai un sogno tu lo devi proteggere! Quando le persone non sanno fare qualcosa, lo dicono a te che non lo sai fare.
Se vuoi qualcosa, vai e inseguila!Punto!"



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