Per chi non ama fare il cinema ma guardarlo, per chi piange in sala e ride in salotto, per chi vorrebbe tanto capire Kubrick ma non ci riesce. Dall'idea di due ignoranti di cinema, privi di pregiudizi di genere, ironici e dinamici, affiancati da fidi collaboratori, un blog per tutti i gusti di ogni cinefilo medio di questa terra.
Benvenuti.

martedì 27 gennaio 2009

Ci vediamo a Montauk...

Pensieri sparsi per il giorno di S.Valentino 2004. Oggi è una festa inventata dai fabbricanti di cartoline di auguri per far sentire di merda le persone. Non sono andato a lavoro oggi, ho preso un treno per Montauk, non so perché, non sono un tipo impulsivo, forse mi sono solo svegliato un po’ depresso. Devo far riparare la macchina. Che schifo di freddo su questa spiaggia. Montauk a febbraio, geniale Joel! Pagine strappate... non mi ricordo d’averlo fatto. Sembra la prima cosa che ci scrivo sopra da due anni. La sabbia è sopravvalutata, sono solo sassi minuscoli. Se riuscissi a incontrare qualcun’altra... le probabilità che questo succeda sono sempre di meno visto che non sono capace di stabilire un contatto visivo con una donna che non conosco. Forse dovrei tornare con Naomi, lei era carina. Era bello che fosse carina. Lei mi amava…



-Tu non mi dici mai niente Joel! Io per te sono un libro aperto. Ti dico qualunque cosa, anche la più imbarazzante... io te la dico. Tu non ti fidi di me.
-Parlare in continuazione non significa comunicare.
-Non è quello che faccio. Io ti voglio conoscere! Non è quello che faccio, io non parlo in continuazione, che cavolo! Le persone devono poter condividere le cose, è tutta qui l’intimità. Mi fa imbestialire questa cosa che mi hai detto...
-Scusa, credi che l’argomento sia così interessante?
-Voglio leggere quel diario che scarabocchi in continuazione.. che scrivi se non hai nessun pensiero, nessuna passione... amore?


-Joel?
-Si? Mandarina?
-Io sono brutta?
-No!
-Quando ero piccola pensavo di si… non è possibile, l’ho detto e già piango! I grandi non capiscono quanto ci si può sentire soli da bambini… come se tu non contassi… io avevo otto anni e avevo dei giocattoli e delle bambole... la mia preferita era una bambola brutta che io chiamavo Clementine e la sgridavo in continuazione “non devi essere brutta!” “sii bella!!” che assurdità… come se potendo trasformare lei potessi per magia cambiare me stessa...
-Sei bella… sei bella...
-Joel…
-Sei bella…
-Non mi lasciare mai...


-Ciao…
-Ciao... io credevo che non ti saresti più fatto vedere, credevo che ti sentissi umiliato, sei scappato via come un ladro…
-Avevo voglia di vederti e... mi piacerebbe.. uscire insieme, fare qualcosa...
-Sei sposato?!!
-Non ancora..non sposato, no.
-Senti bello chiariamo le cose subito: io richiedo molto impegno perciò non ho nessuna voglia di fare lo slalom intorno al tuo matrimonio o qualsiasi altra cosa del genere. Se ti va di stare con me... stai con me.
-Ok…
-Troppi uomini pensano che io sia un’idea o che possa completarli, che possa riuscire a ridargli la vita, io sono solo una ragazza incasinata che cerca la sua pace mentale, non farmi carico della tua.
-Questo discorso me lo ricordo molto bene…
-Ti avevo inquadrato eh?
-Avevi inquadrato il genere umano…
-E’ possibile…
-E pensavo comunque che mi avresti salvato la vita... anche dopo…
-Lo so..
-Forse sarebbe diverso se potessimo provarci un’altra volta…
-Ricordati di me… fa' del tuo meglio. Forse possiamo…


Il giorno che ci siamo conosciuti… tu stavi vicino alla riva… riuscivo appena a vederti in lontananza, mi ricordo che ero già attratto da te.. e pensavo “che strano... sono attratto da una schiena”. Portavi quella felpa arancione che poi avrei conosciuto così bene... e anche odiato. Però quel giorno pensavo “fooorte, una felpa arancione!”
-Ehi ciao…
-Ciao…
-Ti ho visto, sai, seduto qua giù, per conto tuo e ho pensato "grazie a dio una persona normale che non sa interagire in queste situazioni!"
-Si… io.. non so mai che cosa dire…
-Io sono Clementine! Mi potresti prestare un pezzetto di pollo?
E poi te lo sei preso senza aspettare la risposta.. c’era molta intimità... come se stessimo già insieme…






-Io devo andare… perderò il passaggio in macchina...
-E allora vattene…
E me ne andai… pensai che forse eri matta, ma eri eccitante...
-Avrei voluto che fossi rimasto..
-E io avrei voluto averlo fatto, ora vorrei essere rimasto, vorrei aver fatto molte cose.. vorrei.. vorrei essere rimasto davvero…
-Tornai subito di sotto ma non c’eri…
-Ero uscito, me n’ero andato via…
-Perché?
-Non lo so, ero come un bambino spaventato, era una cosa più grande di me non lo so...
-Avevi paura?
-Si... pensavo che l’avessi capito, tornai di corsa al falò cercando di sfuggire alla mia umiliazione, credo…
-Fu per qualcosa che avevo detto?
-Si… avevi detto “allora vattene!” con un tale disprezzo che...
-Ah.. scusa…
-Non fa niente…
-Joel… ma se tu rimanessi stavolta?
-Se ne sono andati via tutti, nessun ricordo...
-Almeno torna indietro e inventati un addio… facciamo finta che ci sia stato…... Addio Joel...
-Ti amo…
-Ci vediamo a Montauk…

0 commenti:

Related Posts with Thumbnails

Lettori fissi

Ultimi Commenti

Ultimi commenti

  © Blogger templates ProBlogger Template by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP