Ci vediamo a Montauk...


-Parlare in continuazione non significa comunicare.
-Non è quello che faccio. Io ti voglio conoscere! Non è quello che faccio, io non parlo in continuazione, che cavolo! Le persone devono poter condividere le cose, è tutta qui l’intimità. Mi fa imbestialire questa cosa che mi hai detto...
-Scusa, credi che l’argomento sia così interessante?
-Voglio leggere quel diario che scarabocchi in continuazione.. che scrivi se non hai nessun pensiero, nessuna passione... amore?
-Si? Mandarina?
-Io sono brutta?
-No!

-Quando ero piccola pensavo di si… non è possibile, l’ho detto e già piango! I grandi non capiscono quanto ci si può sentire soli da bambini… come se tu non contassi… io avevo otto anni e avevo dei giocattoli e delle bambole... la mia preferita era una bambola brutta che io chiamavo Clementine e la sgridavo in continuazione “non devi essere brutta!” “sii bella!!” che assurdità… come se potendo trasformare lei potessi per magia cambiare me stessa...
-Sei bella… sei bella...
-Joel…
-Sei bella…
-Non mi lasciare mai...
-Ciao... io credevo che non ti saresti più fatto vedere, credevo che ti sentissi umiliato, sei scappato via come un ladro…
-Avevo voglia di vederti e... mi piacerebbe.. uscire insieme, fare qualcosa...
-Sei sposato?!!
-Non ancora..non sposato, no.
-Senti bello chiariamo le cose subito: io richiedo molto impegno perciò non ho nessuna voglia di fare lo slalom intorno al tuo matrimonio o qualsiasi altra cosa del genere. Se ti va di stare con me... stai con me.
-Ok…
-Troppi uomini pensano che io sia un’idea o che possa completarli, che possa riuscire a ridargli la vita, io sono solo una ragazza incasinata che cerca la sua pace mentale, non farmi carico della tua.
-Questo discorso me lo ricordo molto bene…
-Ti avevo inquadrato eh?
-Avevi inquadrato il genere umano…
-E’ possibile…
-E pensavo comunque che mi avresti salvato la vita... anche dopo…
-Lo so..
-Forse sarebbe diverso se potessimo provarci un’altra volta…
-Ricordati di me… fa' del tuo meglio. Forse possiamo…

-Ehi ciao…
-Ti ho visto, sai, seduto qua giù, per conto tuo e ho pensato "grazie a dio una persona normale che non sa interagire in queste situazioni!"
-Si… io.. non so mai che cosa dire…
-Io sono Clementine! Mi potresti prestare un pezzetto di pollo?
E poi te lo sei preso senza aspettare la risposta.. c’era molta intimità... come se stessimo già insieme…
-E allora vattene…

-Avrei voluto che fossi rimasto..
-E io avrei voluto averlo fatto, ora vorrei essere rimasto, vorrei aver fatto molte cose.. vorrei.. vorrei essere rimasto davvero…
-Tornai subito di sotto ma non c’eri…
-Ero uscito, me n’ero andato via…
-Perché?
-Non lo so, ero come un bambino spaventato, era una cosa più grande di me non lo so...
-Avevi paura?
-Si... pensavo che l’avessi capito, tornai di corsa al falò cercando di sfuggire alla mia umiliazione, credo…
-Fu per qualcosa che avevo detto?
-Si… avevi detto “allora vattene!” con un tale disprezzo che...
-Ah.. scusa…
-Non fa niente…
-Joel… ma se tu rimanessi stavolta?
-Se ne sono andati via tutti, nessun ricordo...
-Almeno torna indietro e inventati un addio… facciamo finta che ci sia stato…... Addio Joel...
-Ti amo…
-Ci vediamo a Montauk…
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